Com'è nato questo romanzo

 

In un giorno come tanti, nel quale mi chiedevo fino a che punto il mio amore per la scrittura potesse arrivare, ecco giungermi la proposta di raccontare questa storia. Mi sono sentita sfiorata da qualcosa di immenso, ritrovandomi erede di una verità inascoltata, colma di dolore. Era una sorta di transfert, che passava attraverso le emozioni di un bambino che cresceva, lottando contro i sogni infranti, per conquistare la propria libertà e con essa un bisogno d’amore infinito.

Realtà purtroppo vissute dagli esseri più deboli e indifesi, i bambini. Un bambino che si è trovato a posare i “mattoni” del proprio futuro in un contesto di emarginazione e abbandono delle istituzioni, facendo precipitare la sua anima in un baratro che non gli ha offerto appigli per risalire.

Tratto da una storia vera, questo scritto vuole essere un atto di denuncia, una sorta di riscatto morale per Gabriel e per tutti coloro i quali hanno attraversato travagli simili.

I nomi dei personaggi e i luoghi sono stati cambiati per tutelare la privacy delle persone coinvolte.

Mia Wood